A livello industriale, non esiste produzione che non preveda l’uso di catene all’interno del processo di lavorazione. Dal metalmeccanico all’alimentazione, ogni comparto produttivo impiega una specifica catena. E, come esistono molti tipi di impiego, così anche le catene che troviamo in commercio sono realizzate per rispondere alle diverse esigenze della catena produttiva.

Nel settore alimentare, per esempio, esiste una tipologia specifiche che viene utilizzata per la produzione del gelato a livello industriale. Stiamo parlando delle catetere per tunnel refrigerazione, ovvero quelle catene che fanno scorrere il rullo su cui si trova il gelato in fase di lavorazione.

Queste catene sono speciali sotto molti punti di vista.

 

Prima di tutto, operano in ambienti a temperatura estremamente basse che possono toccare anche i -40°C. Ecco perché l’acciaio usato per queste catene è pensato apposta per resistere a condizioni così estreme. Si tratta infatti di acciaio particolarmente duro e resiliente alle temperature e che si distingue in:

  • AISI 304 (austenitico) per le piastre e la bussola
  • 4 PH per il perno

In entrambi i casi si tratta di materiali top di gamma, in grado di garantire la massimo efficienza anche nelle condizione peggiori.

 

Proprio perno e bussola sono, nelle catene per tunnel refrigerazione, le componenti più sollecitate. Questa tipologia di catena, infatti, non opera come tutte le altre. I perni lavorano, infatti, in verticale e determinano un movimento a spirale dal basso verso l’alto, che porta il peso tutto sulla piastra più esterna. Questo movimento anomalo della catena implica un maggior gioco tra perno e bussola, aggravato dalla presenza di perni sporgenti sulla catena stessa, per il trasporto dei vassoi. E, infatti, molto spesso, proprio tra queste due componenti viene inserita una boccola per ridurre l’attrito nell’articolazione della catena.

 

Infine, un ultimo dettaglio legato a questo tipo di catena molto particolare è il corretto tensionamento della catena stessa. Perché, infatti, tutte le componenti lavorino alla perfezione, è necessario controllare costantemente il grado di tensione della catena in moto, per evitare le rotture dei rulli causate dagli scarrellamenti generati proprio dalla poca tensione della catena. A questi dettagli si aggiunge, logicamente, la costante pulizia della catena e il controllo costante, sia delle singole parti, sia del grado di lubrificazione. In condizioni di lavoro così particolari basta poco per compromettere l’efficenza di tutta la catena produttiva.